< ttp://www.
medusa
giovedì, marzo 09, 2006
  la legge è uguale per tutti?
"ma.....vale anche per gli spacciatori?"
FISCO:PRETTY WOMAN ESONERATA,RICAVI PROSTITUTE NON TASSABILISE NON ILLEGALI NON RIENTRANO IN ALCUNA TIPOLOGIA DI REDDITO(ANSA) - ROMA, 6 feb - 'Pretty woman' non paga tasse: i proventi da prostituzione, infatti, non sono tassabili perché, se non condotta in modo illecito, si tratta di un'attività che non rientra tra le tipologie di reddito previste dal Testo Unico delle imposte sui redditi. Questo il principio alla base di una sentenza dei giudici tributari di Milano (del 22 dicembre scorso) che ha accolto le proteste di una contribuente che, per aver investito ingenti cifre nell'acquisto di immobili, si era vista attribuire attraverso il cosiddetto 'redditometro' un reddito presunto sul quale avrebbe dovuto appunto pagare le tasse. La novità è stata subita recepita dal fisco e l' Agenzia delle Entrate ha così dedicato al caso un articolo sulla propria rivista telematica Fiscooggi.it, nel quale - però - si adombra la possibilità di un ricorso da parte dell' erario. Ma ecco cosa è successo. Se l'Amministrazione finanziaria - scrive oggi la rivista - accerta in via presuntiva la disponibilità di un reddito deducendolo indirettamente dai notevoli investimenti effettuati da parte del contribuente, questi è ammesso a provare che tale reddito non è soggetto a imposta. Nello specifico, i proventi che una persona ricavi dall'esercizio della prostituzione non sono soggetti a imposizione tributaria, in quanto non ascrivibili ad alcuna delle categorie di reddito previste dal testo unico delle imposte sui redditi, né possono essere considerati proventi di reato tassabili. Quello che è accaduto è che l'ufficio finanziario ha provveduto nei confronti di una contribuente a determinare sinteticamente il suo reddito complessivo in base al redditometro sulla scorta della capacità di spesa dimostrata con l'acquisto di beni mobili e immobili. Per pacifica giurisprudenza, però, l'uso dei parametri contenuti nei redditometri esonera l'Amministrazione da qualunque ulteriore prova e le consente di emettere un valido avviso di accertamento ricorrendo a un mero calcolo matematico; resta onere del contribuente fornire in sede giudiziaria la prova contraria a quanto dedotto attraverso il 'redditometro'. La contribuente ha così impugnato l'atto impositivo sostenendo che erano state riprese a tassazione delle somme derivanti da investimenti immobiliari senza che l'ufficio, di tali somme, avesse in alcun modo indicato la definizione tributaria, ossia la tipologia di reddito. In pratica, secondo i giudici milanesi, fino a quando il legislatore non interverrà per disciplinare specificamente le fattispecie che comportano la vendita del proprio corpo, i proventi della prostituzione non possono essere considerati redditi in 'senso tecnico', per cui non possono essere assoggettati a imposta. Fiscooggi.it ricorda tuttavia che si tratta solo del primo grado di giudizio e quindi, considerata la rilevanza tributaria della fattispecie esaminata, sono auspicabili, quanto prima, interventi di magistrature superiori. Come dire, è più che possibile che contro la sentenza ci sia un ricorso in appello. (ANSA). 
Comments:
forse vengo da un altro mondo....., ma la prostituzione non è illegale?
 
Posta un commento



<< Home

Le mie foto
Nome:
Località: ascoli piceno, Italy

Get a Voki now!