Infibulazione
(esportazione del clitoride, delle piccole labbra e di parte delle grandi labbra con cucitura della vulva lasciando aperto soltanto un piccolissimo forellino)
L'Unità (col sostegno di alcuni esponenti di centrosinistra) pur di dare torto al governo e al centrodestra apre al "dibattito" sull'infibulazione dolce, per l'Unità non c'è scandalo.
Come se una mutilazione dolorosa e mortificante potesse essere oggetto di discussione. Come se un'amputazione potesse mai essere "soft" o "dolce".
(Il Giornale)
che schifo!
Stupro di classe: il degrado sociale è un'attenuante.
Ancora una sentenza choc, ancora una violenza alla vittima e un’attenuante per il carnefice. Stavolta ci ha pensato la Corte d’Appello di Roma, sentenziando come le «degradate condizioni ambientali» in cui avvenga il reato di violenza sessuale possono rappresentare motivo per la concessione delle attenuanti generiche agli imputati. Dopo quella della Cassazione del mese di febbraio - la Suprema Corte aveva deciso che lo stupro di una minorenne era meno grave se la ragazzina aveva già avuto rapporti sessuali - la giustizia italiana segna un’altro passo indietro nella tutela dei più deboli, delle donne e delle bambine. Ispirandosi a questo principio previsto dall’articolo 133 del codice penale, la corte di appello di Roma ha ridotto le pene inflitte in primo grado a due uomini accusati di aver violentato, tra il 1998 ed il 1999, una ragazzina nel suo periodo di pubertà. La sentenza ha riguardato Gianfranco N., 36 anni, e Gino C., 59 anni, che si sono visti diminuire rispettivamente di sei mesi e di un anno le precedenti condanne a due anni ed a tre anni di reclusione. Il primo degli imputati è l’ex convivente della madre della ragazzina, mentre il secondo è un conoscente della coppia. Nel motivare la sentenza, il collegio presieduto da Afro Maisto scrive: «Le degradatissime condizioni di vita nell’ambiente i cui fatti sono maturati non coinvolgono, evidentemente, soltanto la minore e la madre, ma anche i due imputati, ai quali non possono essere negate le attenuanti generiche». «Colpisce - ha commentato l’avvocato Domenico Battista, legale di parte civile - che l’unico parametro usato dai giudici per la concessione delle attenuanti generiche sia stato quello del contesto degradato. Ciò - ha aggiunto - può essere anche un elemento di valutazione della gravità del reato, ma non può essere certo quello assoluto specie in un caso di violenza sessuale».